Veduta del Castello dei Marchesi Falletti a Barolo (CN), nel cuore delle Laghe. La veduta è stata ripresa dalla terrazza panoramica della Cantina Borgogno, sempre nel centro del paese.
La storia del castello ha inizio nel X secolo, quando Berengario I consentì al feudatario locale la costruzione di una difesa efficace contro le frequenti scorrerie di Ungari e Saraceni. Della struttura originaria rimane il mastio, ancora oggi visibile.
Nel '200 il Castello di Barolo passò dai Signori di Marcenasco al comune di Alba e quindi venne ceduto ai Falletti che lo ristrutturarono significativamente e ne fecero dimora stabile di un ramo del casato.
Nel '500, dopo i saccheggi dei francesi, l'edificio fu nuovamente restaurato e rimase sostanzialmente immutato fino al 1864, anno della morte di Juliette Colbert, ultima marchesa Falletti.
Nel frattempo a partire dal 1814, a causa del trasferimento a Torino della dimora principale dei Falletti, il castello era stato retrocesso a residenza di campagna.
Tra gli illustri ospiti del Castello durante l'ultima epoca dei Falletti spicca senza dubbio Silvio Pellico, presentato alla marchesa da Cesare Balbo dopo la decennale prigionia dello Spielberg. A Silvio Pellico si deve la Biblioteca Storica, oggi visitabile.
Alla morte della Colbert, il castello Falletti passò all'Opera Pia Barolo che, con pesanti lavori di ristrutturazione che ne alterarono profondamente la struttura, lo trasformò nel Collegio Barolo.
Dal 1970 l'edificio divenne di propiet&agrve; del Comune di Barolo.
Oggi il Castello Falletti è stato completamente restaurato e ospita il WiMu (Wine Museum), il più innovativo museo del vino d'Italia. Le cantine del Castello sono sede dell'Enoteca Regionale del Barolo.